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Al via Cop30 in Brasile, la protesta degli attivisti con le maschere giganti dei leader mondiali

2025-11-06 9 Dailymotion

(testo redazione online) Mentre i leader del mondo si incontrano, a Belem in Brasile, per parlare di clima a Cop30, i loro alter ego carnevaleschi sbadigliano, in pigiama, poco distante. La sfilata dei pupazzi con le teste giganti di Lula e Macron, ma anche di Trump e Milei, assenti al vertice, è una manifestazione di contestazione organizzata da Oxfam. Chiarissimo il messaggio: sulla gravità della crisi climatica, chi ci governa sta ancora dormendo. <br /> <br />[idarticle id="2443598" title="Cop29 a Baku: la sede è controversa, gli assenti eccellenti, gli obiettivi ambiziosi. Cosa c'è da sapere"] <br />Al via Cop30 in Brasile, la protesta degli attivisti con le maschere giganti dei leader mondiali <br />La Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 6 e 7 novembre è la trentesima, dieci anni dopo l’Accordo di Parigi. Ufficialmente i negoziati cominceranno il 10 novembre. L'obiettivo del vertice dei leader mondiali di questi due giorni è trovare - difficilissime - convergenze nella battaglia climatica. <br /> <br />Sono attesi oltre 57 capi di stato, una quarantina di ministri e diversi rappresentanti di circa 140 Paesi. C'è grande attesa per il principe William e peseranno le assenze di Donald Trump, del presidente argentino Javier Milei e del cinese Xi Jinping. Per l'Italia non ci sarà Giorgia Meloni ma il vicepremier Antonio Tajani. La sua (nostra) battaglia è la promozione dei biocarburanti e le possibile tutele per l’industria automobilistica. <br /> <br />[idarticle id="2642612" title="Tra crisi climatica e paperelle di plastica. Una pioniera e l'''Oceano che cambia''"] <br />Che cos'è il Belem Action Mechanism <br />Il 7 novembre è prevista la firma della Dichiarazione di Belem, documento che riassumerà gli impegni presi. Dallo sviluppo sostenibile in Amazzonia e nel mondo alla finanza climatica alle nuove economie verdi. Oltre al Tropical Forests Forever Fund (TFFF) in cui far confluire nel tempo 125 miliardi di dollari per salvaguardare le foreste. <br /> <br />Tra le idee su come raccogliere 1,3 trilioni di dollari l’anno per il clima da qui al 2035 fa notizia la proposta di tassare i ricchi, tassando per esempio i tanto inquinanti jet privati, ma anche attraverso patrimoniali sui beni di lusso. <br /> <br />Il Brasile dovrebbe poi dare prova di leadership guidando il lancio del cosiddetto Belem Action Mechanism for a Global Just Transition (BAM). Uno strumento per coordinare gli sforzi globali, condividere buone pratiche e sostenere concretamente Paesi e comunità colpite dalla crisi climatica. Questo, affinché la transizione ecologica vada di pari passo con la tutela dei diritti, del lavoro e della dignità. <br /> <br />[idgallery id="2113605" title="10 serie tv green per capire l'ambiente e rispettarlo"] <br /> <br />[idarticle id="2138777" title="Emanuela Evangelista: «Vogliamo creare un corridoio di biodiversità in Amazzonia»"] <br />Una conferenza sul clima in Amazzonia <br />«È tempo che i leader si sveglino e affrontino la crisi con l'urgenza che merita, soprattutto nella protezione di biomi critici come l'Amazzonia», ha spiegato Viviana Santiago di Oxfam Brasil. «La nostra azione è un appello ai governi affinché si impegnino in modo ambizioso e assicurino solidi finanziamenti per il clima, andando oltre i discorsi vuoti». <br /> <br />Ed è davvero particolarmente interessante che ad ospitare Cop30 sia la città brasiliana di Belém, alla foce del fiume Amazzoni. Quello amazzonico è un ecosistema tra i più ricchi e tra i più a rischio, minacciato com'è dell’agrobusiness. Con l’avanzare della deforestazione per coltivare mais, soia o allevare bestiame, la comunità locale affronta pressioni insostenibili da parte di agricoltori, imprenditori e politici affinché abbandoni il proprio territorio forestale per fare spazio all’espansione dell’agricoltura industriale.

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