Guardami ora, guardami adesso, <br />appoggiami la mano sul cuore <br />per sentire se sono ancora lo stesso: guardami bene, <br />dimmi se questo è ancora il mio sorriso, <br />quello che tu conosci a meraviglia, quello che ti assomiglia... <br />no, perché io sono lontano, <br />come se un altro uomo mi parlasse dei figli <br />mi chiedesse canzoni di entrare nel tuo letto lontano <br />come se fuori piovesse non ci fosse mai il sole <br />e mi mancasse il cuore di avere un nuovo giorno lontano <br />come se mi sognassi in un tremendo sogno <br />che non mi sveglio mai <br />e ricomincia sempre da dove non ci sei. <br />Guardami ora, guardami con tenerezza <br />il tempo non mi passa mai, <br />è di una smisurata lentezza: <br />guardami ancora, anche se non ti rispondo, <br />e se mi cerca qualcuno, digli che lo richiamo, <br />e che sono momentaneamente andato lontano, <br />a cercare il mio cane, l'albero dei fagioli <br />il soldato di stagno, l'uomo del tiro a segno, <br />lontano dove se vinco o perdo ora non ha importanza <br />perché questo lontano è solo un'altra stanza lontano <br />come un pesce in acquario, la fine di un binario <br />per non sapermi mai in fondo alla paura <br />in questa notte scura. <br />Dio com'è difficile <br />vedermi così lontano lontano lontano, <br />non riconoscermi più nell'uomo che sognava, <br />e che teneva tutto il mondo stretto nella sua mano; <br />lontano come se io non fossi più <br />quello che io amo <br />e rivivessi all'infinito un'infinita sera <br />così tremendamente lontano. <br />Guardami ora, guardami adesso, <br />appoggiami la mano sul cuore, <br />per sentire se sono ancora lo stesso; guardami dentro, <br />perché qui dentro tu sei la sola <br />che puoi entrare e inventare <br />l'unica possibile parola perché io torni da lontano: <br />come se all'improvviso s'illuminasse il cielo, <br />riconoscessi il sole, vedessi il mio dolore lontano, <br />piccolo come un punto lo strappo di quel pianto <br />che ricucì mia madre con un filo d'argento lontano, <br />non sentire più il tempo che non si passa mai, <br />non aver più paura in questa notte scura. <br />Dio com'è difficile <br />vedermi così lontano, lontano, lontano <br />senza le mie parole <br />che non vengono più come mi venivano prima; <br />senza le mie canzoni <br />che morivo per farle nelle notti di luna; <br />senza un biglietto da quell'uomo che io sono e che io amo, <br />e salutarmi allo specchio quando non bevo e non fumo <br />così tremendamente lontano.