http://www.pupia.tv - Napoli - Appartamenti e altri beni, per un valore di 1,5 milioni di euro, sono stati sequestrati a Massimo Di Caterino, ritenuto elemento di spicco del clan dei casalesi e luogotenente del boss Michele Zagaria. Di Caterino, 41 anni, alias "'O Pistuol", fu arrestato proprio a Francolise, nella frazione di Sant'Andrea del Pizzone, dalla mobile casertana, il 6 ottobre scorso, insieme ad un fiancheggiatore, Massimiliano Iossa, 35 anni, operaio, che ne aveva curato l'ultimo periodo della latitanza, per spostamenti e sostentamento.<br />Al momento dell'irruzione faceva immediatamente seguito un'attenta perquisizione di tutto l'immobile, nel corso della quale il latitante veniva scovato all'interno di una stanza adibita a camera da letto, il cui portoncino in legno era chiuso a chiave dall'interno, in compagnia della moglie. La stanza era posta sul lato destro del cortile e presentava un bagno immediatamente all'esterno del portoncino d'ingresso, lato destro.<br /><br />Per quanto riguarda gli interni, la camera era in perfetto stato d'uso con un letto matrimoniale, tre lettini singoli pieghevoli, un camino, armadi con vestiti, una macchinetta per caffè a cialde e un box doccia dal quale si accedeva al nascondiglio con un telecomando, trovato in possesso del ricercato. Venivano trovati e sequestrati anche un'arma da fuoco, con relativo munizionamento, somme di denaro, "pizzini" ed altro materiale di indubbio interesse investigativo.<br /><br />Di Caterino era irreperibile dal 2010 quando fu emessa nei suoi confronti un'ordinanza di custodia cautelare per associazione mafiosa, estorsione e altri reati. In quell'occasione riuscì a sfuggire all'arresto, mentre vennero catturati alcuni suoi congiunti e imprenditori vicini al clan. L'operazione mise in evidenza la rete di protezione di cui beneficiava Michele Zagaria, all'epoca latitante da oltre 14 anni.<br /><br />Successivamente alla cattura di Di Caterino, la magistratura antimafia delegava il Gico della Guardia di Finanza di Napoli e