di Maria Grazia Vai & Paolo Amoruso; <br />Musicvideo "La presenza della tua assenza" by Stefano Ottomano; <br />Regia di Alessandro Porzio; <br />L’utilizzo delle immagini per il montaggio della videopoesia è stato gentilmente concesso dall’artista Stefano Ottomano (agosto 2013); <br />Recitazione di Gianluca Regondi; <br /><br />Prendimi l’aria. <br />Privami d’ogni dubbio vestito. <br />E spoglia di questa mia voce confusa <br />ogni lucchetto sudato. Come fossi quel <br />tempo di neve che aspetta d’essere <br />scagliato dove il fuoco è un’altra mano <br />ingenua da accogliere. <br />Ripassami la mano tra le chiome di <br />genziana che io stessa avevo schiuso <br />tra le dita, come un drappo di ricordi <br />che si destano tra le parole, fin oltre <br />un fioco brivido rimarginato tra le costole <br />di gesso di un sorriso. <br />Dentro questa lanterna di sola <br />-avida preghiera. Un’età smarrita <br />nel rincorrersi di baci svuotati, <br />sopra linee oblique -e contorni <br />inesplosi, ricordando gli specchi velenosi <br />della vita. Al margine imperfetto del calice <br />rosso che ci rubò i nomi, mischiandoli al suono <br />di floridi giacigli. <br />Ed è mentre esci dal mio fiato di lana <br />che la mia bocca dimentica gl’inverni <br />e le promesse senza neve, per ritornare <br />dove il canto divenne il nero sibilo <br />del tuo silenzio, fermo sotto i sandali appena <br />masticati della sera. <br />Nell’invocarti -tra il sale e le rose, come fossi <br />dei passi insapori, la litania immortale di un bacio <br />di ghiaccio, e rame.