Recitazione di Gianluca Regondi. <br /><br />sulle note di "BIRTHDAY TIME" <br />di Gianluca J. Attanasio <br />(dall'Album MY FIRST SECRET) <br /><br />Nel passando delle cose <br />come se il tempo fosse la riga fuoriposto <br />che divide il viaggio dall'attesa <br />o solo un silenzio di labbra <br />che rimane anche dopo la pioggia <br />nulla ha un verso <br />o un senso <br />Solo tu, che ti muovi <br />come un riverbero riflesso <br />tra una conca di cielo e mille asfalti <br />Come se il respirarti <br />fosse la strada o il cancello che ti raggiunge <br />Quella voce antica <br />tra le costole di una stanza sconosciuta <br />Il tuo -esserci <br />in quello spazio d'infinito <br />che impara dalle foglie la libertà del vento <br />Un pensiero che sembra <br />l'esatto opposto di un giorno frettoloso <br />che batte solo due volte alla mia porta <br />e non mi sveglia <br />Solo un tramonto d'occhi mi vide <br />mente guardavo altrove, <br />il giorno in cui fosti tu <br />la traiettoria, l'odore <br />e il colore inatteso del vento. <br />E chissà di che colore e che voce <br />avevano i tuoi occhi <br />mentre il silenzio dei miei <br />cadeva tra le foglie <br />Organizzando i nostri sguardi.