Recitazione di Gianluca Regondi. <br /><br />Video di Maria Grazia Vai<br /><br />Ed è silenzio che non passa<br />quest'aria greve che spezza un cielo morto<br /><br />Pensiero che torna a cullarsi<br />fra le corde bambine<br />di un giorno che sembra ancora notte<br />Tanto breve da sembrare timido<br />Così spavaldo d'apparire vagito d'infinito<br /><br />Un silenzio che giace ai piedi<br />del salice più triste<br />che grida come un temporale<br />nel mezzo della quiete<br /><br />Credevo fossero conchiglie<br />quei fiati di corallo<br />che tingevano di rosso<br />tutte le righe di un libro nato bianco<br /><br />Sembrava fosse cielo<br />quella macchia d'azzurro<br />che dipinge anche gli occhi più neri<br />Le maglie di una sciarpa <br />che non trovano riparo<br />da questo lungo inverno di sorella <br />e figlia<br /><br />Tutto mi tace, <br />sul fondo di un bicchiere senza righe<br />Dietro gli occhi,<br />rossi di fumo <br />e dell'odore di ginepro<br /><br />senza nemmeno una poesia<br />cui attingere un respiro.