I berlinesi alle urne questo fine settimana per un referendum che potrebbe riportare in mani statali la più grande centrale elettrica della città attualmente sotto il controllo della svedese Vattenfall. <br />Il ritorno in mani pubbliche tedesche potrebbe provocare il crollo del valore azionario di Vattenfall. Anche la compagnia svedese però è pubblica, ma proprietà di uno stato straniero. Su questo hanno giocato i sostenitori del referendum come i verdi. La richiesta però è quella di togliere la centrale ai privati e restituirla ai cittadini tedeschi. <br /><br />La centrale solo l’anno scorso ha fatturato 150 milioni di euro e a fine contratto nel 2015, potrebbe passare ad Energietisch, compagnia pubblica tedesca che ha bisogno del voto favorevole di almeno il 25% degli aventi diritto al voto a Berlino. Il voto potrebbe mettere in ginocchio Vattenfall che oltre a perdere la centrale ha anche perso ottimi appalti dopo la decisione della Germania di uscire dal nucleare. Perché erano gli svedesi che avrebbero dovuto realizzare le nuove centrali.
