I primi aiuti internazionali sono giunti nelle Filippine, ma con enorme fatica. La mobilitazione della comunità internazionale deve fare i conti con le difficoltà logistiche. <br /><br />Zone già normalmente complicate da raggiungere sono rese ancora più inaccessibili dallo scempio che il tifone Haiyan ha compiuto su tante infrastrutture del Paese.<br /><br />Ancora incerto il numero delle persone che hanno subito conseguenze dal passaggio dell’enorme perturbazione. Non meno di 5 milioni, ma potrebbero essere quasi il doppio. Senza casa sono rimasti in 660.000.<br /><br />Mancano tutti i generi essenziali: cibo, acqua potabile, medicinali.<br /><br />Per fornire soccorso, gli Stati Uniti hanno annunciato l’invio della portaerei George Washington, che si trovava in visita nel porto di Hong Kong.<br /><br />L’Unione Europea ha promesso aiuti per 8 milioni di euro, il Vaticano per 3 milioni. Altri ne arriveranno da Australia, Corea del Sud, Cina.<br /><br />Si muovono anche le organizzazioni non governative: Medici senza frontiere rafforza la sua presenza sul territorio, il Programma alimentare mondiale distribuisce nelle Filippine 44 tonnellate di biscotti ad alto contenuto energetico.
