Negli Stati Uniti è una stella nascente, una delle più promettenti giovani “country singer”. Kellie Pickler ha 27 anni ed era appena ventenne quando partecipò ad American Idol.<br /><br />Ha all’attivo quattro album. L’ultimo dei quali, “The woman I am” è appena uscito. Il titolo, “La donna che sono” è un manifesto del suo contenuto.<br /><br />“Scrivo della vita. Credo sia questo che rende la musica country così speciale: che dietro le canzoni ci sono storie sulla vita delle persone, su quello che hanno passato, su dove si trovano o in che direzione sperano di andare. È per questo che la gente ama il country. È li per celebrare i momenti belli, per confortare in quelli tristi. È un amica sincera che c‘è sempre”.<br /><br />Kellie ha avuto un’infanzia travagliata. Abbandonata dalla madre quando aveva due anni, il padre era alcolizzato, drogato ed è stato diverse volte in prigione. Quando aveva dodici anni i giudici la affidarono ai nonni paterni. Che si sono rivelati fondamentali per la sua crescita.<br /><br />“Si scrive una canzone come si tiene un diario segreto. Ci metti dentro i tuoi pensieri intimi e i sentimenti, metti su carta la tua anima. È questo che si scrive in un diario, no? Ed è così facile metterlo in forma di canzone. Se ne tieni uno stai scrivendo canzoni. Nelle canzoni c‘è quello che si sente”.<br /><br />Il suo nuovo lavoro è stato acclamato dalla critica americana. Per quanto il suo contenuto sia strettamente pesonale, il lancio è stato affidato alle parole di altri. Il singolo “Someone Somewhere Tonight” è di David Raines e Walt Wilkins ed è stato già inciso da Kenny Rogers e Pam Tillis.
