“Il calcio è dubbio costante e decisione rapida”, diceva Osvaldo Soriano. Una definizione romantica, che può essere però applicata anche a una visione scientifica del gioco più amato del mondo. Come fanno nella squadra tedesca dell’Hoffenheim, dove ogni movimento dei calciatori viene minuziosamente analizzato.<br /><br />Un lavoro frutto di una partnership con la Sap. Lo spiega Bernd Leukert, direttore per le applicazioni innovative della società tecnologica: “Il sensore viene piazzato da qualche parte sul corpo del giocatore o nella scarpa, sul parastinchi, nella maglietta. Poi trasmette i dati in tempo reale al database Hana, attraverso un trasmettitore ponte che si trova in prossimità del campo, in tal modo l’impatto delle onde sui giocatori è minimo”.<br /><br />I dati vengono trasmessi dal campo di gioco a una regia dove lo svolgimento dell’allentamento viene visualizzato come una sorta di videogioco. Li si utilizza per personalizzare gli allenamenti, individuando i punti di debolezza e di forza di ogni singolo giocatore.<br /><br />“Ciò rafforza – dice l’allenatore Julian Nagelsmann – quello che percepisco in maniera soggettiva, ma mi dà anche qualcosa che non posso percepire. Per esempio, se voglio misurare il tempo tra il recupero del pallone e l’arrivo in porta, come allenatore posso dire che è relativamente veloce o troppo lungo. Ma se ho una media di tutti i dati dell’allenamento, posso ricavarne conclusioni da utilizzare negli allenamenti della settimana successiva, per lavorare in modo specifico”.<br /><br />La tecnologia applicata allo sport non si ferma qui, all’Hoffenheim. Il preparatore atletico ha da poco sperimentato, per la prima volta, i Google glass, gli occhiali di Google, per misurare l’esatta velocità di un giocatore. E verificarne le prestazioni su un tablet.