In tanti, a Teheran, tirano un sospiro di sollievo. L’alleggerimento delle sanzioni in seguito dall’accordo sul nucleare siglato a Ginevra permetterà all’Iran di recuperare fino a 5 miliardi di euro. <br /><br />Oltre 3 miliardi di euro di beni legati all’estrazione petrolifera saranno scongelati e il Paese non subirà un’ulteriore stretta delle esportazioni di greggio, da cui ricava metà delle sue entrate.<br /><br />“Alcune delle sanzioni saranno attenuate, e certe risorse finanziarie torneranno utilizzabili a livello interno”, spiega Mohammad Baqer Nowbakht, portavoce del governo iraniano. <br /><br />“Il risultato avrà un impatto certamente positivo sull’economia iraniana. Detto questo, non significa che convertiremo tutte le risorse finanziarie in valuta locale, ma dovremo essere attenti a come utilizzarle e a cercare di ottimizzare la loro resa”, ha concluso.<br /><br />Dal 2010 le sanzioni occidentali sono costate al Paese 89 miliardi di euro di entrate. Ad ottobre la stretta sul greggio ha toccato l’apice, con un tonf
