L’Ucraina si allontana dall’Unione europea e ritorna nell’orbita di Mosca. A Vilnius, i 28 non sono riusciti a convincere Viktor Ianukovich a firmare l’accordo di libero scambio e accusano il Cremlino della marcia indietro, dopo 6 anni di trattative.<br /><br /> La Russia – conferma Ianukovich – sta trattando l’ingresso di Kiev nella sua Unione doganale.<br /><br /> “Il dialogo non è concluso. È ancora in corso – spiega il Presidente ucraino – Questa pausa è importante perché rappresenta una nuova opportunità per noi”.<br /><br /> Mosca aveva minacciato che, in caso di accordo, avrebbe impedito l’accesso dei prodotti ucraini nel suo territorio. La mossa ha irritato Bruxelles che parla di veti inaccettabili.<br /><br /> “Se il Presidente Ianukovich ritiene che l’Unione europea debba offrire dei soldi, dovrebbe essere più concreto e chiedere quanto e per quali circostanze – sostiene il presidente dell’Europarlamento, Martin Schulz – Ha fatto un accordo con la Federazione russa perché ha bisogno di soldi e per ottenere il gas a buon mercato, perché ha bisogno di gas a buon mercato”.<br /><br /> L’offerta fatta a Kiev resta formalmente in piedi. I leader europei devono convincere la Russia che le relazioni con i vicini a est non saranno costruite a spese di Mosca.