Parola d’ordine: non arrendersi. Sottoposta alla prova della durata e alla minaccia di arresti di massa, la protesta in Ucraina non accenna a perdere il suo slancio. Gli studenti che occupano la sede del Municipio di Kiev sono determinati nonostante la battaglia perduta della mozione di sfiducia contro il governo.<br /><br />“Non ci fanno paura” assicura uno di loro. “Siamo pronti ad affrontare le cariche della polizia anti-sommossa. Quel che ha fatto Yanukovich, pestare, picchiare studenti che manifestano pacificamente a Maydan, è un affronto a tutto il popolo ucraino, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso”.<br /><br />“Siamo talmente stufi del regime di Yanukovich, un regime di mezzi-banditi, di questa corruzione che ci uccide. Siamo piuttosto disposti a morire per la democrazia che continuare a vivere in questa situazione” dice un altro giovane manifestante.<br /><br />Yanukovich volerà domani da Pechino verso Mosca. E mentre la Russia denuncia le ingerenze della Nato negli affari interni dell’Ucraina, il Premier ucraino Mykola Azarov lancia un messaggio poco velato ai manifestanti europeisti. Il nostro corrispondente a Kiev Sergio Cantone:<br /><br />“Il primo ministro Azarov ha detto che i 3 leader dell’opposizione hanno l’immunità parlamentare garantita, non i dimostranti. È un metodo anche questo per far capire alla gente che è insomma meglio tornarsene a casa e gettare la spugna. Questa non sembra comunque essere l’intenzione della folla che continua ad ammassarsi a Maydan ogni sera”.
