Lontana anni luce dalle proteste degli ultimi giorni, la Thailandia si commuove e tinge di giallo in onore del suo sovrano.<br /><br />Autorità morale rispettata al limite della venerazione, il Re Bhumibol ha con il suo 86esimo compleanno fatto dimenticare per qualche ora al Paese il braccio di ferro tra la piazza e il contestato premier Yingluck Shinawatra. <br /><br />Nel suo atteso discorso davanti a telecamere e papaveri di esercito e polizia, il sovrano non ha fatto diretti riferimenti alla crisi politica, ma richiamato ogni tailandese a “fare la sua parte” e operare in un interesse del Paese, che ha riassunto nel binomio “sicurezza” e “stabilità”. <br /><br /> I manifestanti promettono di tornare già in piazza domani. Vivide restano tuttavia le immagini dell’intervento del Re, che nel 1992 aveva disinnescato l’ennesima crisi politica, costringendo i leader delle opposte fazioni a inginocchiarsi al suo cospetto e siglare un accordo.