La Gran Bretagna vuole riformare il diritto alla libera circolazione dei cittadini europei dentro l’Unione per mettere fine agli abusi.<br /><br />La questione è stata sollevata alla riunione di ministri degli interni europei a Bruxelles dalla britannica Theresa May: “Penso che dovremmo poter rallentare la libera circolazione fino a quando non saremo sicuri che non ci sarà una migrazione di massa- ha dichiarato. “Per esempio dovremmo chiedere ai nuovi membri di aver raggiunto un certo livello di benessere economico pro capite prima di poter godere del diritto di libera circolazione nell’Unione europea” <br /><br />In Germania il numero di rumeni e bulgari che godono di sussidi sociali senza lavorare è raddoppiato negli ultimi due anni ed ora a gennaio cadranno le ultime barriere alla libera circolazione. Anche Berlino teme afflussi di massa.<br /><br />“Abbiamo bisogno di una posizione comune- spiega il Ministro degli Interni tedesco Hans-Pieter Friedrich- dobbiamo proteggere la libertà di movimento ma anche prevenire gli abusi, abbiamo bisogno di una posizione comune aldilà delle strutture dell’Unione europea” <br /><br />Da giugno la Germania ma anche l’Austria, la Finlandia, i Paesi bassi e la Gran Bretagna chiedono alla Commissione di fermare chi cerca di ottenere assegni sociali in un altro paese senza lavorare. Ma per Bruxelles il problema è nazionale, come dichiara il Commissario alla Giustizia Viviane Reding: “In alcuni paesi- le leggi nazionali sono troppo vague, troppo positive e lasciano spazio alle frodi. Gli stati membri dovrebbero fare le loro riforme e combattere le frodi. E’ possibile, nel rispetto delle leggi europee” <br /><br />Una polemica che sa di campagna elettorale. Alle prossime elezioni europee molti governi temono l’avanzata di partiti euroscettici e nazionalisti che vogliono un giro di vite sull’immigrazione.