“Esempio di impegno e grande fra i grandi”. Il giudizio su Mandela accomuna compagni di lotte e antichi avversari come i Nobel per la pace Desmond Tutu e Frederik De Klerk. <br /><br />Nel parlare di lui, l’arcivescovo sudafricano ripesca dalla memoria un episodio vissuto insieme. <br /><br />“Alla fine di un pranzo – ricorda Tutu -, un giorno mi accompagnò alla porta e si mise a chiamare: ‘Autista, autista!’. Realizzai allora che credeva avessi un autista e allora gli dissi: ‘No, no, sono venuto da solo in macchina da Soweto’”. <br /><br />Poi Tutu ripesca una voce cavernosa e prosegue addirittura imitando Mandela, che qualche giorno dopo gli dice: “Ho trovato qualcuno disposto a darti 5000 rand al mese per pagarti un autista”. <br /><br />Più sobrio l’omaggio di De Klerk, l’ultimo presidente del Sudafrica segregazionista, che nel novanta acconsentì alla liberazione di Mandela. <br /><br />“Ritengo che meriti senza alcun dubbio di essere ricordato come uno dei più grandi personaggi dello scorso secolo”, il commento di De Klerk, che insieme a lui era stato ricompensato nel 1993 con il Nobel per la pace, per i comuni sforzi profusi per superare l’Apartheid. “E’ grazie a Mandela – ha detto anche De Klerk – che la riconciliazione in Sudafrica è stata possibile”.