I primi rinforzi militari francesi sono arrivati a Bangui, dove, secondo la Croce rossa, le violenze delle ultime quarantotto ore sono morte oltre ducento ottanta persone.<br /><br /> L’ok all’invio di truppe francesi da parte dell’Onu è arrivato giovedì. Secondo un portavoce dell’esercito francese, i soldati sarebbero già stati coinvolti in scontri a fuoco nella capitale della Repubblica centafricana. Già precipitato nel caos politico, il paese è ora anche in pieno caos interetnico e interconfessionale. <br /><br /> “Non possiamo andarcene – dice una donna che ha trovato rifugio al campo francese – Quelli della Séléka ci stanno cercando. Uccidono i bambini, gli uomini e anche le donne, non perdonano nessuno. Siamo venuti a chiedere protezione ai francesi. Non ce ne andremo, resteremo qui”. <br /><br /> In seguito agli attacchi subiti dai miliziani della Séléka, alcune popolazioni locali si sono a loro volta organzzate in milizie di autodifesa, innescando il gioco delle rappresaglie contro rappresaglie, che non risparmiano neanche gli ospedali. <br /><br /> Secondo testimonianze, uomini armati sarebbero entrati nei luoghi di cura, attaccando i pazienti e rubando materiale medico.
