Il viennese Sebastian Kurz a soli 27 anni diventa il più giovane ministro in Europa. Guiderà il dicastero degli Esteri del rinnovato governo austriaco di larghe intese.<br /><br />Un carriera fulminea la sua, nonostante la mancata laurea in giurisprudenza. Nel 2009 è il capo dei giovani conservatori; un anno più tardi, dopo una campagna elettorale tutta incentrata su un linguaggio giovanilistico, è in consiglio comunale. Nel 2011 è sottosegretario di Stato all’integrazione.<br /><br />A passargli il testimone è il leader del Partito Popolare ÖVP Michael Spindelegger, che diventa ministro delle Finanze.<br /><br />Ai conservatori vanno anche i dicasteri dell’Interno, della Giustizia, dell’Agricoltura e della Famiglia.<br /><br />L’accordo per un governo di grande coalizione, nuovamente guidato dal cancelliere socialdemocratico Werner Faymann, arriva dopo dieci settimane di negoziati, seguiti alle legislative del 29 settembre. <br /><br />L’intesa ha scatenato le proteste dei giovani dell’SPÖ, che ritengono abbia tradito gli elettori socialdemocratici.<br /><br />In cima all’agenda del nuovo esecutivo c‘è l’azzeramento del deficit statale entro il 2016.
