Pretoria celebra il “Giorno della riconciliazione” con l’inaugurazione, programmata da tempo, della più grande statua al mondo di Nelson Mandela.<br /><br /> La statua, alta nove metri, è stata posizionata nello stesso posto in cui sorgeva quella, rimpiazzata, di Barry Hertzog, fondatore nel 1915 del Partito nazionale, la formazione che nel secondo dopoguerra aveva istituito l’apartheid.<br /><br /> Il capo di Stato Jacob Zuma ha spiegato che la postura delle braccia della statua di Madiba rappresenta “il simbolo del Sudafrica democratico”: “Abbraccia l’intera nazione – ha aggiunto Zuma – si fa incontro alla nazione e dice camminiamo insieme, restiamo uniti”.<br /><br /> È la prima statua di Mandela in cui il leader della lotta all’apartheid non viene ritratto con il pugno alzato. <br /><br /> In Sudafrica, intanto, dopo una settimana di lutto, si smantellano i santuari civili allestiti spontaneamente per salutare l’ultimo viaggio di Madiba. <br /><br /> I fiori appassiti vengono spazzati via. Restano in strada i cacciatori di souvenir, in molti collezionano manifesti e locandine che tra qualche anno potebbero già essere storici.