Il governo tedesco delle larghe intese è formalmente operativo, dopo che il parlamento ha rieletto alla cancelleria, per la terza volta, Angela Merkel.<br /><br />L’esponente conservatrice ha ottenuto 462 voti su 621 voti validi e 9 astensioni; secondo gli osservatori almeno 23 parlamentari della maggioranza le hanno votato contro.<br /><br />L’esecutivo, formato da quindici ministri, è nato sulla base di un programma ibrido che prevede concessioni ai ceti più vulnerabili e l’introduzione di un salario minimo, senza però venire meno alla politica del rigore e del continimento della spesa pubblica.<br /><br />Tra le sorprese, oltre a un alto numero di donne, c‘è la vicepresidenza del governo affidata al socialdemocratico Sigmar Gabriel e il dicastero della Difesa attribuito per la prima volta a una donna, Ursula von Der Leyen.<br /><br />Confermato alle Finanze l’uscente ministro Wolfgang Scheuble, mentre agli affari Esteri torna il socialdemocratico Frank Walter Steinmeier. All’integrazione va Aydan Ozoguz, 46 anni, esponente Spd di origini turche.<br /><br />Prestando giuramento, come prevede l’articolo 56 della Costituzione, Angela Merkel e tutti i 15 ministri hanno promesso di svolgere con efficacia il loro compito, aggiungendo poi: “Con l’aiuto di Dio”.
