È ormai un caso diplomatico quello attorno ai lavori di ampliamento del canale di Panama. Il consorzio di aziende belghe, spagnole, e dell’italiana Impregilo, ha preteso un aumento di oltre miliardo di euro per rispettare la commessa. <br /><br />Il pool di imprese chiede che dell’aumento dei costi se ne faccia carico lo stato panamense altrimenti fermerà i lavori d’ampliamento fra tre settimane. Il presidente Martinelli andrà a Madrid e Roma perché facciano pressione sulle loro aziende: “È un’opera per l’umanità. C‘è un contratto firmato e non si possono aumentare i costi in questo modo”.<br /><br />I lavori per un terzo canale di passaggio sarebbero dovuti terminare nell’ottobre di quest’anno per celebrare i 100 anni dell’opera. <br /><br />L’autorità del canale ha comunque dato alle aziende la disponibilità a discutere, ma non certo su queste basi economiche. Già nel 2009 la gara d’appalto venne criticata da alcuni gruppi statunitensi che misero all’indice i prezzi troppo bassi che non sarebbero stati nemmeno in grado di coprire i costi dei materiali. Costi che sarebbero certamente esplosi, come è poi accaduto.
