I primi ad arrivare a Ginevra sono Ban Ki Moon per le Nazioni Unite, Catherine Ashton per l’Unione Europea e Lakhdar Brahimi, delegato speciale per la Siria. Ma dietro ai loro sorrisi e strette di mano si nascondono le minacciose tensioni diplomatiche esplose alla vigilia della seconda conferenza di pace sulla Siria.<br /><br />Il Ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif ha accusato Ban Ki Moon di aver aver ceduto a pressioni nel ritirare all’ultimo minuto l’invito all’Iran a partecipare alla Conferenza. Mentre Teheran punta il dito contro gli Stati Uniti la mossa è stata criticata anche dal Ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov:“Di sicuro il ritiro è un errore. L’ho già detto. Ma è stata una catastrofe”.<br /><br />Partenza turbolenta anche per la delegazione siriana in volo verso Montreaux. L’aereo sul quale i erano a bordo i rappresentanti della Siria è rimasto bloccato a terra, all’aeroporto di Atene per oltre tre ore, in attesa che il rifornimento di carburante fosse autorizzato. <br /><br />“Sebbene il blocco temporaneo dell’aereo della delegazione siriana all’aeroporto di Atene sia stato trattato come un lieve incidente diplomatico, il fatto simboleggia i possibili contrattempi che possono rallentare le difficili negoziazioni per la pace di Ginevra”, commenta il nostro corrispondente in Grecia, Stamatis Giannisis.