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Sud Sudan: è crisi umanitaria ma è non se ne parla

2014-01-24 17 Dailymotion

Nella Repubblica del Sudan del Sud si consuma una crisi umanitaria di cui a stento si parla.<br />Secondo l’Onu, circa 500 mila persone hanno lasciato la propria abitazione, come questi bambini.<br />Fanno parte dei 17 mila profughi che hanno trovato rifugio nel campo delle Nazioni Unite di Tomping a Juba.<br /><br />Ci sono solo tre pozzi-punti d’acqua potabile, da cui si possono riempire due secchi alla volta.<br /><br />Le condizioni igieniche sono deplorabili; un ruscello funge da toilette pubblica per tutti gli ospiti del campo. Cosa che non è sufficiente a bloccare i bambini che ci sguazzano gioiosi.<br /><br />Per cercare di disinnescare quest’ordigno chimico, che minaccia la vita di 73 mila profughi del campo, due aerei cargo, martedì scorso, hanno portato medicinali e vari strumenti igienici.<br /><br />Dermot Carty, Unicef:<br /><br />“Sono strumenti di prima necessità di cui si ha estremamente bisogno in molte zone del Paese.<br />La maggiore difficoltà al momento per noi è l’insicurezza e l’insatbilità, che ci impedisce di raggiungere con facilità alcune aree così come diverse città”.<br /><br />Dallo scorso 15 dicembre la violenza interetnica ha fatto circa 1000 morti.<br /><br /> Circa 78 mila cittadini hanno trovato rifugio in paesi vicini, come l’Uganda. Qui a Adjumani è stato costruito un campo di fortuna.<br /><br />James Malwak, profugo: “Uccidono indistintamente, non fanno differenza tra uomini, donne e bambini. Uccidono e basta”.<br /><br />In questo campo profughi ci sono circa 39 mila persone, secondo i dati della Croce Rossa, soprattutto donne,anziani e bambini.<br /><br />Ayen Deng, profuga sudanese:<br /><br />“Non c‘è acqua, non ci sono posti letto, la situazione non è semplice. Non c‘è niente, da quando siamo arrivati, non abbiamo vestiti, niente”.<br /><br />Oltre ai massacri e alle epidemie, a minacciare chi vive nel campo adesso è anche la carestia.

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