Ricercatori dell’Università di Tasmania sostengno che lo sviluppo di coltivazioni resistenti al sale è una tappa per risolvere alcuni problemi della sicurezza alimentare.<br />Secondo le loro ricerche i livelli di salinità nelle terre agricole è in aumento nel mondo ad un tasso che si stima di 3 ettari al minuto, ettari che vengono abbandonati perchè ormai pieni di sale.<br /><br />SERGEY SHABALA, PROFESSORE:<br />“Dobbiamo spostarci dalle terre attualmente coltivabili verso aree che non sono molto vocate all’agricoltura”.<br /><br />Ecco la vera ragione che spinge gli scienziati a usare un metodo genetico per sviluppare piante resistenti al sale. <br /><br />MEIXUE ZHOU, RICERCATORE:<br />“Quello che cerchiamo di fare è spingere questo singolo gene all’interno di nuove varietà senza cambiare il terreno biologico della varietà ospite”.<br /><br />Molti genotipi di orzo e grano – che sono già naturalmente resistenti agli ambienti salmastri – sono classificati come donatori di geni tolleranti al fine di creare veri genotipi tolleranti al sale.<br /><br />Gli scienziati sono fiduciosi sul fatto che queste varietà potranno essere coltivate in aree salmastre o dove il tasso di salinità cresce e potranno essere irrigate con acque reflue.
