Una sentenza di compromesso cerca di mettere fine a una delle ultime dispute territoriali in America Latina. <br /><br />La Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja ridisegna i confini marittimi tra Perù e Cile, attribuendo più della metà dei circa quarantamila chilometri quadrati oggetto della disputa a Lima, lasciando però a Santiago il grosso delle ricche zone di pesca. <br /><br />Il contenzioso – in un’area di Oceano Pacifico che si stima possa fruttare l’equivalente di circa centocinquanta milioni di euro all’anno in risorse marine – affonda le radici nella Guerra del Pacifico alla fine dell’Ottocento, in cui fu coinvolta anche la Bolivia.<br /><br />Pur non avendo accontentato le richieste originarie delle parti, la sentenza dovrebbe nel lungo periodo portare a un miglioramento nei rapporti tra i due Paesi, due delle economie sudamericane più dinamiche i cui scambi bilaterali sono in costante aumento.<br /><br />Stabilire i confini nel dettaglio sta ora a Perù e Cile, che si sono impegnati a rispettare il verdetto della corte delle Nazioni Unite.
