“Per gli abitanti di Sochi, le Olimpiadi invernali si aprono con la tanto attesa cerimonia inaugurale”, dice il nostro inviato Denis Loctier. “Non tutti sono riusciti a conquistare un posto nello stadio (l’ultimo biglietto è stato pagato 30mila rubli), ma stanotte tutti gli altri si sono dati appuntamento qui, nel centro della città, per guardare lo spettacolo sugli schermi giganti”.<br /><br />Gli “angoli del live”, introdotti per la prima volta ai Giochi invernali del 2000, sono ormai un appuntamento fisso. Ed è anche un luogo dove è possibile condividere lo spirito olimpico, pur senza spendere troppi soldi.<br /><br />“Siamo qui con tutta la famiglia, è una festa per tutti noi e per tutto il Paese. Succede solo una volta, e siamo fortunati a essere qui”.<br /><br />“Abbiamo atteso questi giochi da sette anni, e ora siamo qua. Vogliamo goderci ogni istante di tutti gli avvenimenti”.<br /><br />“Ho sciato per tutta la mia via. Ero una sportiva… Sono arrivata prima al campionato di fabbrica”.<br /><br />Visti da qui, questi XXII Giochi appaiono un po’ meno “evento internazionale” e un po’ più sagra di paese. Una prova ulteriore di come, a volte, il “locale” non sia altro che una faccia del “globale”.