Un cambio di rotta lento, ma inevitabile. Con le nuove previsioni per l’economia la Banca d’Inghilterra è costretta ad aggiornare la sua “forward guidance” (le indicazioni sul futuro della politica monetaria). <br /><br />Rivisto al rialzo il Prodotto interno lordo per il 2014, mentre il tasso di disoccupazione potrebbe aver raggiunto già il mese scorso il 7%, quella soglia, cioè, indicata in precedenza come base per parlare di un rialzo dei tassi di interesse.<br /><br />Peccato che ci siano voluti solo sei mesi, e non tre anni come affermato in precedenza, per arrivarci. Necessario, quindi, riscrivere l’accordo con i mercati in termini più vaghi. <br /><br />D’ora in avanti la banca guarderà un insieme più vasto di indicatori (occupazione, ma anche attività delle imprese e produttività del lavoro), il costo del denaro non tornerà a crescere prima della primavera del 2015 e comunque si tratterà di un aumento graduale.
