Sparito dalla circolazione Victor Yanukovich, il mosaico sul lato oscuro del deposto presidente ucraino si arricchisce di nuovi tasselli che ne proverebbero spese pazze, corruzione e crociate contro gli oppositori. <br /><br />Migliaia i documenti rinvenuti nella sua lussuosa residenza nei pressi di Kiev: con ogni probabilità appena la punta di un iceberg di sfarzi e ricchezze, che suona come uno schiaffo a una popolazione, abituata a salari pari a poche centinaia di euro. <br /><br />Oltre 200 i faldoni recuperati. In buona parte restituiti dalle acque del lago che circonda la dacha di Mezhyria, vi sarebbero stati gettati al momento della frettolosa fuga di Yanukovich del 22 febbraio. <br /><br />Volontari e giornalisti investigativi sono ora al lavoro per asciugarli e digitalizzarli. Molto resta ancora da scoprire, ma quanto è emerso getta già un’inquietante luce sul sistema di potere che faceva capo all’ex Presidente. <br /><br />“Si tratta di documenti molto preziosi – dice il giornalista Oleksandr Akymenko -. E questo perché possono aiutare a provare le trame di corruzione in cui era direttamente coinvolto Yanukovitch insieme ai suoi e alla cerchia dei suoi più stretti collaboratori. Contengono elementi relativi a differenti compagnie vicine alla presidenza e a Yanukovich personalmente”. <br /><br />Fra i “capricci” rivelati dai documenti spiccano le spese pazze per l’arredamento e la manutenzione della sua lussuosa residenza. L’equivalente di oltre 1,5 milioni di euro per la cancellata e di circa 30 milioni per i soli lampadari, alcune delle cifre menzionate dai giornalisti che li stanno esaminando.<br /><br />Progressivamente caricati sul sito <br />YanukovitchLeaks.org, i documenti contengono anche una lista nera degli oppositori e dei giornalisti sgraditi all’ex presidente. <br /><br />Di che far parlare di vero e proprio tesoro, in vista di una possibile incriminazione del deposto zar ucraino, su cui già pesa un mandato di cattura internazionale.
