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Al Carnevale e sugli sci: la tecnologia si maschera e scende in pista

2014-03-04 57 Dailymotion

Sotto il costume la tecnologia. E’ la sorpresa che mai come quest’anno ha riservato il Carnevale di Rio: festa dove danze e colori sposano ormai pixel e bit. <br /><br />Nella forma di software che ricordano quelli utilizzati in architettura, la tecnologia è entrata a pieno titolo nelle officine che progettano i carri per le parate. <br /><br />“Questo programma ci permette di simulare il movimento del carro e vedere se rischierebbe di urtare degli ostacoli durante le sfilate – spiega l’architetto e progettista di carri per il Carnevale, Renato Silva -. Questo è particolarmente utile, perché quando escono da questa officina, non montano ancora tutti gli ornamenti e gli elementi laterali”. <br /><br />“Bafafà” è poi lo scanzonato nome di una sorta di “applicazione-bussola”, concepita per aiutare la folla a orientarsi fra le mille attrazioni del Carnevale e capitalizzare così il tempo a disposizione. <br /><br />“In questo modo ciascuno può consultare l’applicazione nel corso delle stesse parate e decidere a quale altra sfilata andare successivamente – spiega il numero uno di “Bafafà”, Ricardo Rabelo -. I giovani ne inanellano anche una decina al giorno, una vera maratona”. <br /><br />A cosa servirebbe poi andare al Carnevale di Rio, se non si potesse subito mostrarlo agli amici? <br /><br />E’ cavalcando quindi l’imperativo di Facebook del “mostrarsi per essere”, che un’applicazione permette quindi di condividere i propri “selfie” non solo tramite cellulare, ma anche sui maxischermi della manifestazione. <br /><br />“Abbiamo creato un’applicazione gratuita per iPhone e Android – dice Bira Silva, uno degli esponenti del gruppo Beija Flor che l’ha concepita – che di fatto permette di seguire le parate in tempo reale – e ovunque al mondo – grazie alle fotografie, dei costumi, della gente, che i partecipanti possono caricare”. <br /><br />Ed è così che una tecnologia che si vuole al servizio del Carnevale di Rio, sempre più permette di seguirlo comodamente da casa. <br /><br />Temperature e paesaggi sono agli antipodi, ma Carnevale di Rio e piste innevate hanno ormai un punto in comune. <br /><br />Le radici affondano nella quiete del college di Eton, nel Regno Unito, dove i diciassettenni prodigio Ed Hardy e Kit Logan hanno creato un’applicazione per smatphone che cataloga le caratteristiche delle piste e registra le prestazioni di ogni discesa. <br /><br />“La gente è sempre più interessata ai dati che può raccogliere facendo sport – dice Ed Hardy -. Vuole sapere che velocità ha raggiunto facendo un determinato salto, l’altitudine del punto di partenza, o ancora il dislivello della discesa. Tutta una serie di informazioni di cui prima non era assolutamente al corrente”. <br /><br />Fino a ieri sconosciuta ai più, la sete di conoscere – e condividere – tutti questi dati sembra già trasformarsi in bisogno sulle piste tedesche di Zugspitze. Nata dall’evoluzione di un sito, l’applicazione Edge è qui la fida compagna delle sempre più frequenti pause di molti sciatori. <br /><br />“E’ divertentissimo – dice una snowboarder olandese -. Con questa applicazione puoi misurare la tua velocità e tanti altri parametri”. <br /><br />Entusiasmo condiviso dagli sportivi più tecnologizzati che alla telecamera sul casco affiancano ormai anche il cellulare alla mano. <br /><br />“La trovo divertente – dice uno di loro -. Faccio sempre una discesa molto ripida, qui. E mi sono sempre domandato che velocità riuscissi a raggiungere”. <br /><br />Circa 600 gli impianti di sci di cui l’applicazione radiografa anche servizi e strutture ricettive. Un successo che ai due giovani sviluppatori ha già suggerito un’idea dalle prospettive quasi sconfinate: tentare il “fuoripista” ed estendere l’applicazione ad altri sport.

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