Non è servito a molto il summit organizzato al ministero degli esteri francese a cui hanno partecipato, oltre al padrone di casa, il ministro degli esteri transalpino Laurent Fabius, il segretario di stato USA, John kerry, il suo omologo tedesco Steinmeier, l’ucraino Deschchytsia e il russo Lavrov fra gli altri. <br /><br />“Abbiamo concordato di continuare le discussioni”, ha detto Kerry, “con russi e ucraini per cercare di normalizzare la situazione. Tutte le parti in causa sono d’accordo nel ritenere che bisogna risolvere questi problemi attraverso il dialogo”. <br /><br />Forse più esaustivo di mille parole il gesto del neoministro degli esteri ucraino Deschchytsia che dopo aver fatto dichiarazioni abbastanza neutre e di circostanza, ha reagito così alla domanda di una giornalista sul perché non avesse incontrato l’omologo russo Lavrov, allargando sconsolatamente le braccia.<br /><br />Russia e Usa sono d’accordo a impegnarsi per “rimettere in opera gli accordi conclusi il 21 febbraio” fra l’allora presidente ucraino Viktor Ianukovich e le opposizioni con la mediazione europea. Accordi che prevedevano un governo di unità nazionale ed elezioni dopo l’estate.<br />A dirlo Serghiei Lavrov dopo l’incontro con John Kerry nel pomeriggio.
