Il premier ucraino ad interim Arseniy Yatseniuk conclude il suo viaggio negli Stati uniti passando dal Palazzo di vetro di New York. <br /><br />Il capo del governo di Kiev è stato invitato a una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu sull’Ucraina: “Il mio Paese è stato aggredito senza motivo da uno Stato vicino, e questo è inaccettabile nel XXI secolo” ha detto Yatseniuk, che ha continuato:<br /><br />“Chiediamo alla Russia di ritirare le forze che ha dispiegato in Crimea, cominciando un vero negoziato”. <br /><br />Il premier ha dunque detto di credere ancora nella possibilità di una soluzione pacifica alla crisi e si è rivolto, in russo, al rappresentante di Mosca, chiedendogli se il suo paese voglia davvero la guerra e dicendosi convinto che la Russia non auspichi veramente un conflitto”. <br /><br />L’ambasciatore russo presso le nazioni unite Vitaly Churkin ha risposto direttamente, dicendo, in primo luogo, che né la Russia né i russi vogliono la guerra, né vogliono andare a un’escalation. <br /><br />Ma il rappresentante russo ha difeso il diritto della Crimea, anche rispetto alla legislazione internazionale, di scegliere il proprio destino ed ha ripetuto i sospetti di Mosca nei confronti dell’opposizione di Maidan, oggi al potere, accusandola di aver innescato volontariamente la violenza e di portare la responsabilità dei morti. <br /><br />Mercoledì Yatseniuk era stato ricevuto dal presidente degli Stati uniti Barack Obama alla Casa bianca. <br /><br />Un incontro destinato a mostrare il pieno sostegno di Washington a Kiev <br />nel braccio di ferro sulla Crimea e il referendum di autodeterminazione indetto per domenica nella penisola sul Mar nero.
