Le truppe ucraine presenti in Crimea abbandonano la penisola di fatto sotto il controllo russo. <br /><br />A Kiev il Consiglio nazionale di sicurezza ha ordinato l’evacuazione dei militari e delle loro famiglie. Secondo il governo russo dei 18.000 soldati ucraini in Crimea, solo 2000 avrebbero chiesto di lasciare la penisola, mentre gli altri avrebbero scelto di aderire all’esercito russo.<br /><br />Ma non tutto è andato senza tensioni. A Fedosia, il comandante della base navale ucraina e il suo vice sono stati fatti salire su un elicottero russo per una destinazione sconosciuta. Secondo fonti ucraine i due sarebbero stati anche malmenati.<br /><br />Secondo un portavoce dell’esercito ucraino i russi avrebbero lanciato granate assordanti e assaltato le caserme.<br /><br />A ispezionare le basi militari cadute in mani russe, è giunto a Sinferopoli il ministro della Difesa, primo esponente del governo russo a visitare la Crimea dopo il referendum.<br /><br />Il ministro ha nominato a capo della flotta russa nel mar Nero l’ammiraglio Denis Berezovski, finora comandante della marina ucraina. Berezovski ha prestato giuramento di fedeltà alle nuove autorità della Crimea.<br /><br />Tensioni anche sul piano della diplomazia. Kiev ha ritirato il proprio ambasciatore da Minsk, dopo che la Bielorussia aveva definito la Crimea “un territorio di fatto russo”.