Dopo mezzo secolo, il Giappone annuncia che avvierà la vendita di materiale militare ai Paesi che si trovano lungo le vie marittime per le quali transitano le importazioni di petrolio e gas.<br /><br />Potrebbero essere interessati paesi come l’Indonesia, il Vietnam e le Filippine.<br /><br />“La decisione di esportare nuovamente le armi è stata presa basandosi su un principio fondamentale – spiega il ministro degli Esteri, Fumio Kishida – L’obiettivo che cerchiamo di raggiungere è quello di consentire il movimento di armi di difesa all’estero in conformità con le norme di sicurezza ambientali e in linea con le eccezioni che sono state ammesse”.<br /><br />La decisione arriva in un momento di crescente tensione con la vicina Cina.<br /><br />“La politica militare del Giappone riguarda la stabilità della regione e la sicurezza ambientale – sostiene il portavoce del ministro degli Esteri cinese, Hon Lei – Seguiamo questo processo con grande attenzione. Chiediamo al Giappone di imparare la lezione della storia e di dare risposte alle forti preoccupazioni dei paesi vicini”.<br /><br />Le nuove regole consentono al Giappone lo sviluppo e la produzione di armamenti in partnership con gli Stati Uniti e gli altri Paesi occidentali, in particolare per i cacciabombardieri F35.
