Assaporano il gusto della rivincita i dodici milioni di utenti turchi di Twitter. Il governo Erdogan si è deciso a obbedire alla Corte costituzionale, che mercoledì aveva dichiarato illegittima e lesiva della libertà di espressione la censura imposta due settimane fa al sito di microblogging. <br /><br />Rimosso il bavaglio, cinguettare torna a essere legale in Turchia.<br /><br />“E’ una splendida notizia – commenta Umran Beris, residente di Ankara – il bando era una palese violazione dei diritti fondamentali perché impediva alla gente di connettersi con il resto del mondo”.<br /><br />La pensa allo stesso modo anche Ilyas Zeybek: “Il blocco di Twitter era una vergogna per questo Paese ed è giusto che sia stato eliminato. E’ uno sviluppo positivo per tutti i cittadini che vedono riconosciuto il diritto all’informazione”. <br /><br />Il bando era entrato in vigore a ridosso delle elezioni amministrative che il partito di Erdogan ha poi vinto comodamente, nonostante le accuse di corruzione, gli scandali giudiziari e le tante rivelazioni compromettenti che erano circolate proprio su Twitter e altri media sociali. Tra questi Youtube, a cui è toccata la stessa sorte di Twitter e che per il momento in Turchia resta ancora bloccato.