Surprise Me!

Il volontariato europeo: un modo per crescere aiutando gli altri

2014-04-21 1 Dailymotion

Nuno Prudêncio, euronews: “Generation Y è in Transilvania per incontrare dei giovani volontari europei che hanno accettato una sfida: dedicare un anno a far sorridere i bambini negli ospedali”.<br /><br />Lisa Köstner: “Voglio unire questi due interessi in modo creativo: l’arte e il lavoro con i bambini. Vorrei metterli a frutto entrambi dopo l’anno che trascorro qui”.<br /><br />Il volontariato è una fonte inesauribile di ispirazione, secondo Lisa, che produce brevi filmati tratti dalla sua esperienza quotidiana. Lo scorso settembre, ha lasciato l’Austria per trasferirsi a Cluj-Napoca, in Romania. “L’anno scorso ho finito la scuola e ho cercato opportunità all’estero – spiega – ma non avevo mezzi sufficenti e alcuni amici mi hanno parlato dell’SVE”.<br /><br />SVE sta per Servizio Volontario Europeo, un progetto integrato nel programma Erasmus Plus. L’obiettivo resta quello di offrire un ampio spettro di esperienze a giovani tra i 18 e i 30 anni. Proprio come Lisa, anche Julio, Hannah e Viviane hanno trovato qui l’opportunità di realizzare i loro progetti.<br /><br />Viviane Clemens: “Non sapevo quale corso di studi intraprendere e volevo fare qualcosa di utile. E’ così che ho pensato di dedicare un anno ad attività di volontariato. Mi sono detta che sarebbe stato bello…”.<br /><br />Il gruppo sta preparando del materiale da presentare a un pubblico molto speciale.<br /><br />Viviane: “Spesso lavoriamo insieme per capire che cosa possiamo fare nei diversi ospedali. Altre volte, ognuno lavora per conto proprio e poi mostra agli altri che cosa ha fatto, così riusciamo a partorire idee più varie”. <br /><br />La nostra troupe segue Julio e Hannah verso la loro destinazione. Qui, vestono i panni di super-eroi.<br /><br />Hannah Dando: “Ci dividiamo in due gruppi. Julio e io passiamo la settimana in Pediatria e in Nefrologia, alternandoci di giorno in giorno. Lisa e Vivi vanno in due ospedali diversi. E il venerdì lavoriamo tutti insieme in Psichiatria”. <br /><br />Julio Del Pino Molina: “Qui facciamo animazione socio-culturale per bambini. Non sono attività specifiche, ci adattiamo alle necessità di ogni bambino. Non sappiamo e non vogliamo sapere di quale malattia soffrono. Il nostro lavoro non consiste nell’aiutarli in quell’ambito. Siamo qui per aiutarli a trascorrere il tempo. Se vogliamo lavorare con loro, è assurdo venire qui già prevenuti e consapevoli delle limitazioni che possono derivare da una malattia o dall’altra. Ogni bambino è un mondo a sé e le uniche limitazioni sono quelle che ti poni tu stesso”.<br /><br />Ioana Bere è la coordinatrice di questo progetto di volontariato e ci spiega perché è chiamato ’3G! Go. Give. Gain.’: “Go significa che, come volontario, devi uscire dalla tua zona di sicurezza, dove ti senti come a casa. Give vuole dire che dai il tuo tempo, la tua energia e le tue idee per il progetto; e poi Gain perché ci guadagna la tua crescita personale”.<br /><br />Julio: “Ho una responsabilità nei confronti della comunità, specialmente di questi tempi… Non posso lavorare in Spagna a causa della situazione politica, ad esempio. Ma penso che ognuno abbia la sua quota di responsabilità e poi qui ricevo molto, non mi limito a dare”.<br /><br />Ioana: “Penso che la gente stia cominciando a capire che il valore del volontariato, oltre al fatto di donare il proprio tempo alla comunità, è che sei la prima persona a ottenerne un beneficio. Quando lo capisci, allora ti appare chiaro che stai facendo un favore in primo luogo a te stesso”.<br /><br />Generation Y continua sulle nostre pagine di social media.

Buy Now on CodeCanyon