“Il governo non è stato all’altezza, la reazione al disastro è stata inappropriata”, così la presidente sudcoreana Park Geun-hye, che questo martedì, ha reso omaggio agli oltre 300 studenti, tra morti o dispersi nel naufragio del 16 aprile scorso. Si tratta della prima dichiarazione pubblica, dopo le aspre critiche ricevute per la gestione del disastro, che hanno indotto il premier a presentare le dimissioni: <br /><br />“Mi devo scusare per non essere stata in grado di prevenire l’incidente e per l’insufficiente intervento – ha detto la Presidente – Mi chiedo se queste scuse siano in grado di confortare e alleviare il dolore delle vittime, che mi spezza il cuore”. <br /><br />Il naufragio passa alla storia, nel Paese, come la più grave disgrazia avvenuta in mare. Gli inquirenti continuano ad indagare sulle cause, visto che le condizioni meteorologiche e di navigazioni erano ottimali. <br /><br />Le indagini si concentrano anche sull’origine dei capitali della compagnia che possedeva il traghetto, i cui proprietari erano già stati condannati per bancarotta fraudolenta negli anni 90.