Il XXI secolo come era post-antibiotici in cui i batteri più comuni possono tornare a uccidere. L’Organizzazione Mondiale della Sanità lancia l’allarme sulla resistenza batterica causata dall’abuso diffuso degli antibiotici. L’Oms ha pubblicato a Ginevra un rapporto in merito e sottolinea come il problema sia ormai strutturale su scala mondiale. <br /><br />“Non si tratta di un fenomeno regionale, non si verifica solo nei Paesi poveri o solo nei Paesi in via di sviluppo oppure solo nei Paesi ricchi e sviluppati. È qualcosa che succede in tutte le parti del mondo” ha detto il Vice Direttore Generale dell’Oms Keiji Fukuda.<br /><br />Lo studio, basato sui dati raccolti in 114 Paesi, si concentra sulla resistenza agli antibiotici di 7 diversi batteri che causano malattie gravi comuni con la polmonite. Ma il problema non deriva solo dall’abuso in ambito medico:<br /><br />“I due principali pericoli sono in effetti l’uso e l’abuso degli antibiotici nell’industria alimentare e nella produzione animale” spiega il Dottor Jean-Baptiste Ronat di Medici Senza Frontiere. “In particolare l’uso degli antibiotici come fattore di crescita da decenni negli Stati Uniti e in tutto il mondo anche se dal 2001 ci sono state delle restrizioni in Europa. Il secondo fattore è l’abuso di antibiotici come cura per l’uomo”.<br /><br />L’Oms ricorda come gli antibiotici siano “uno dei pilastri che consentono di vivere più a lungo e in migliori condizioni di salute”. In mancanza di interventi tempestivi per modificare le abitudini di impiego e la ricerca su nuove generazioni di farmaci le conseguenze potrebbero essere devastanti secondo gli esperti.
