Ci vorrà almeno ancora un anno per ritrovare il Boeing 777 della Malayisia airlines. <br /><br /> Le autorità malesiane hanno reso pubblico un rapporto preliminare sul volo MH 370 scomparso l’8 marzo con 239 persone a bordo. <br /><br /> A parte questo, il documento di cinque pagine non contiene nessuna informazione nuova, si tratta semplicemente di un riassunto di quanto già comunicato. Mentre si cominciano a fare i conti: <br /><br /> “Ci sarà una discussione trilaterale con la Cina – ha dichiarato il ministro dei trasporti malesiano Hishammuddin Hussein – nel qual caso ci auguriamo che faremo dei progressi per quanto riguarda la distribuzione degli indennizzi, e l’impegno con le famiglie e con gli esperti e consulenti tecnici provenienti da tutto il mondo.”<br /><br /> Proprio ai familiari, intanto, è stato chiesto di andarsene dall’albergo di Pechino in cui alloggiano. Per le autorità cinesi, è ormai inutile tenerli lì visti i tempi previsti per l’eventuale ritrovamento del relitto. Ma i diretti interessati non sono d’accordo. Steve Wang, è il portavoce dei parenti delle vittime: <br /><br /> “Vogliamo restare qui perché non crediamo che la Malaysia Airlines si preoccuperà di darci le informazioni. Ogni volta è successo che quando c’era qualcosa da comunicare, anche qualcosa di importante, non sono stati raggiunti tutti. Alcune famiglie sono state ignorate”. <br /><br /> Il governo di Kuala lumpur è stato fortemente criticato per la maniera caotica con cui è stata gestita l’emergenza. Malgrado i mezzi messi in campo, dell’aereo non è stata ritrovata la minima traccia e sui social network continuano a fiorire mille teorie per spiegarne la scomparsa.