L’indagine è finita, le autorità cinesi hanno formalizzato l’accusa: corruzione. Gli indagati sono l’ex numero uno della filiale cinese di GlaxoSmithKline, il britannico Mark Reilly, ed altri due dirigenti cinesi.<br /><br />Avrebbero pagato bustarelle a dottori e dirigenti ospedalieri per promuovere i medicinali.<br /><br />Il denaro, si parla di centinaia di milioni di dollari, sarebbe stato veicolato attraverso finti viaggi e conferenze mediche con la complicità delle agenzie di viaggio.<br /><br />Un occhio nero per il colosso britannico, il quale, nonostante la revisione delle proprie pratiche all’estero, dopo l’esplosione dello scandalo in estate ha visto un netto calo delle vendite.