http://www.pupia.tv - Campania - La Guardia di Finanza di Caserta ha tratto in arresto Paolo Romano, presidente del Consiglio regionale della Campania e candidato alle elezioni europee in quota Nuovo Centrodestra. Originario di Capua, Romano è accusato di tentata concussione ed è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari.<br />Secondo gli investigatori avrebbe abusato del suo ruolo pubblico per esercitare pressioni nei confronti del direttore generale dell'Asl di Caserta, Paolo Menduni, ai fini della nomina del direttore sanitario e del direttore amministrativo dell'Asl e del vertice del distretto sanitario di Capua, minacciando ispezioni e controlli amministrativi qualora lo stesso Menduni (dalla cui denuncia è partita l'indagine) non avesse acconsentito.<br /><br />Dall'ordinanza di custodia cautelare, emessa dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, si evince, tra l'altro, che Romano avrebbe chiesto la revoca di dirigenti amministrativi a lui poco graditi.<br /><br />Nel corso degli incontri avuti con Menduni, Romano avrebbe fatto sovente riferimento a una sorta di "accordo politico" che prevedeva la spartizione di incarichi apicali nella pubblica amministrazione regionale. A Romano, inoltre, viene contestato di aver esercitato pressioni indebite e minacce anche per costringere Menduni a revocare le nomine dirigenziali che il dirigente aveva nel frattempo effettuato senza assecondare le sue indicazioni.<br /><br />"L'utilità che Romano intendeva conseguire, mediante la propria condotta, era rappresentata dalla nomina di alti dirigenti amministrativi, così da poter disporre di persone di fiducia e compiacenti nell'azione di direzione di un settore fondamentale e strategico, anche sul piano elettorale, dell'organizzazione amministrativa regionale", scrive in una nota il procuratore Corrado Lembo.<br /><br />Gli elementi di prova a carico del presidente dell'Assise campana emergono innanzitutto dalle dichiarazioni dello stesso Menduni, che ha narrato con estrema dovizia di particolari, le pressioni e le minacce subite per operare nomine "gradite" a Romano nonché le modalità concrete dell'indebita costrizione. Dichiarazioni, ritenute intrinsecamente attendibili, che sono state riscontrate da numerose informazioni testimoniali rese da alti dirigenti dell'ente, i quali non solo hanno riferito dell'esistenza di un clima fortemente ostile a Menduni, ma addirittura che mai in passato essi, pur avendo pluriennale esperienza nel settore sanitario, avrebbero assistito a tali forme di "attacco" dal vertice politico, tanto da aver pensato che fosse in atto una manovra tesa a indurre il direttore generale a lasciare l'incarico.<br /><br />"Dalle conversazioni telefoniche intercettate -- sottolinea nella nota il procuratore Lembo -- Romano manifestava la propria preoccupazione per la denuncia presentata dal Menduni". (20.05.14)