Buona la quinta. A 25 anni appena, e dopo già quattro film da regista, Cannes accetta Xavier Dolan nella corte dei grandi. Habitué della Croisette, il bulimico enfant prodige canadese stavolta la calca da premiato di “serie A”. <br /><br />Niente Palma d’Oro, come si era mormorato per giorni, ma ben più di un riconoscimento alla Quinzaine, come quello che l’aveva rivelato al mondo nel 2009: il suo nuovo “Mommy” gli è valso il Premio della giuria ex aequo con un mostro sacro come Jean-Luc Godard. <br /><br />“Con ogni evidenza deve esserci stata l’intenzione, lodevole, di associare due cineasti, uno al vertice e l’altro invece appena agli inizi della sua carriera – dice Dolan -. Provo un immenso rispetto per Godard, ma purtroppo non era presente la sera della premiazione. Mi avrebbe fatto un immenso piacere essere al suo fianco. In ogni caso è stata un’ottima idea, è un bellissimo premio”. <br /><br />Poetico nello stile, violentissimo nei sentimenti che animano i protagonisti, “Mommy” rivela fin dal titolo il ritorno alla centralità di una figura materna, già ispiratrice del suo film d’esordio, “J’ai tué ma mère”, ho ucciso mia madre. <br /><br />“Noi registi facciamo cinema come un pittore dipinge – dice ancora Dolan -: per esprimerci e nella speranza che quanto facciamo possa piacere e soprattutto esser compreso. Realizziamo i nostri film perché al pubblico arrivi il nostro messaggio. Per esprimere il nostro amore e, idealmente, essere ricambiati. Idealmente”. <br /><br />La “Mommy” del titolo è Anne Dorval, che insieme alla sua altra musa di sempre, Suzanne Clement, torna a condividere sensibilità e progetti del giovane Dolan. <br /><br />“Non sono dei semplici attori – dice il giovane regista canadese – , sono degli artisti, dei creatori, delle persone dotate di un immaginario ricchissimo e inoltre estremamente ricettive. Persone animate dal desiderio di lavorare insieme e insieme dare vita a un film che funzioni, che adempia al suo compito, che arrivi al cuore”. <br /><br />Un figlio difficile e iperattivo, l’amore incondizionato di una madre che a lui dedica la propria vita e il delicato equilibrio che si viene a creare anche grazie a un’inaspettata amicizia: strappati tanti applausi a Cannes, “Mommy” cerca ora qualcuno che lo accompagni nelle sale italiane.
