Nel centinario del primo conflitto mondiale, Ypres riunisce i leader europei.<br /><br />La città nota per aver dato il nome all’iprite, il gas mostarda, si trovò sulla linea dei combattimenti lungo il Fronte occidentale, dove vi persero la vita 2 milioni di persone.<br /><br />“Ypres sarà per sempre il simbolo della brutalità della Prima Guerra mondiale – ricorda l’inviato di euronews, Sandor Zsiros – Qui si è combattuto per 4 anni e in questa città, per la prima volta nella storia, degli eserciti usarono le armi chimiche. Questo rese quella guerra ancora più orribile”.<br /><br />Alla fine del conflitto, di Ypres non restavano che macerie: le campagne intorno furono ridotte a una gigantesca necropoli con circa 170 cimiteri militari.<br /><br />Il Mercato dei tessuti fu ricostruito per ospitare un museo dedicato al conflitto e oggi ospita i leader dei 28 paesi dell’Unione europea.<br /><br />“Mi sento triste per quanto accaduto – commenta una studentessa britannica dopo la visita – scioccata”.<br /><br />“Ti apre gli occhi – aggiunge una sua compagna – Non si può capire senza vederlo”.<br /><br />La lunga guerra di trincea, con quattro successive battaglie dal 1914 al 1918, innescò, per la prima volta nella storia del Vecchio Continente, quel bisogno di creare l’Europa.<br /><br />“L’insegnamento principale è l’importanza della leadership – sostiene lo storico, Dominiek Dendooven – Perché se i leader europei nel 1914 avessero dimostrato maggiore autorità e responsabilità, quella guerra poteva essere evitata”.<br /><br />Cento anni dopo, il Consiglio europeo si trova a ripensare il futuro dell’Unione. Gli obiettivi sono un’intesa sulla crescita e sul nome del presidente della Commissione.