Liberati in Ucraina i quattro osservatori dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), sequestrati il 26 maggio scorso da ribelli pro-russi nell’est del Paese. I quattro sono stati condotti da uomini armati in un albergo di Donetsk. Il rilascio è arrivato dopo che i filo-russi hanno deciso di partecipare a ulteriori colloqui di pace con le autorità di Kiev.<br /><br />Di liberazione ‘‘senza condizioni’‘ ha parlato Alexander Borodai, primo ministro dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk: ‘‘Non ci attendiamo nulla in cambio, speriamo che la Comunità internazionale lo capisca’‘. <br /><br />Gli osservatori – un danese, un turco, uno svizzero e un estone – sono stati sequestrati da un capo ribelle della vicina regione di Lugansk. Preoccupazione per un altro gruppo di quattro membri dell’OSCE, di cui si sono perse le tracce a fine maggio in Ucraina orientale.<br /><br />Il presidente ucraino Poroshenko ha teso, intanto, di nuovo la mano a Putin per ristabilire la pace nell’est dell’Ucraina, sullo scadere della precaria tregua unilaterale annunciata da Kiev.<br /><br />Oltre 420 le vittime, secondo le Nazioni Unite, del conflitto da aprile tra l’esercito ucraino e i ribelli filo-russi.