Ancora proteste in Afghanistan per denunciare i brogli durante il voto per le presidenziali. In piazza a Kabul, insieme a migliaia di suoi sostenitori, l’ex ministro afghano degli Esteri Abdullah Abdullah, vincitore al primo turno con il 45% di preferenze, contro Ashraf Ghani, e pronto a ritirarsi per le irregolarità subite durante il secondo turno. <br /><br />“Siamo venuti qui per rivendicare i nostri diritti e condannare i truffatori, dice un sostenitore di Abdullah. Vogliamo difendere i nostri diritti e li difenderemo fino all’ultima goccia del nostro sangue.”<br /><br />L’ex capo della diplomazia afghana aveva chiesto che venisse sospeso lo spoglio dei voti e accusato il Presidente Karzai e il segretario generale della Commissione elettorale indipendente di favorire l’ex ministro delle Finanze Ghani. <br /><br />“Chiediamo all’attuale Presidente Hamid Karzai, sostiente un altro manifetsante, di far luce su quanto accaduto, chiediamo aiuto anche alla comunità internazionale affinchè supporti il Paese, la nazione afghana, e non un singolo individuo.”<br /><br />Mercoledì scorso Il Presidente uscente Karzai, al potere dal 2001, ha appoggiato la proposta di Abdullah chiede che sia una ‘‘commissione congiunta guidata dall’Onu’‘ a monitorare il conteggio dei voti.
