La crisi in Ucraina mette a dura prova gli equilibri diplomatici. In una intervista a Euronews, il segretario generale della Nato, fa appello a Mosca per una soluzione che non passi per l’uso della forza. <br /><br />“I russi permettono un flusso di armi e attrezzature, ma anche di combattenti, lungo le frontiere con l’Ucraina. Chiediamo alla Russia di smettere di destabilizzare l’Ucraina orientale. Chiediamo alla Russia di smettere di sostenere i separatisti, e di ritirare le proprie truppe dal confine”.<br /><br />Come in un gioco di specchi, una posizione analoga, ma opposta, arriva dal ministro degli Esteri russo, Lavrov.<br /><br />“Per mettere in pratica la dichiarazione adottata a Berlino, credo che serva che i nostri partners occidentali giochino un ruolo decisivo, convincendo Kiev a rispettare gli impegni inclusi in questa dichiarazione”.<br /><br />Al governo russo si è rivolto anche il vicepresidente statunitense Biden, che ha minacciato nuove sanzioni economiche se non ritirerà il proprio appoggio ai separatisti.