Si chiama SCiO, un nome che richiama il termine latino sapere, ed è un sensore molecolare tascabile. Collegato via bluetooth con uno smartphone e grazie all’apposita applicazione, permette di rilevare, in pochi secondi, la composizione chimica di moltissimi prodotti di uso quotidiano.<br /><br />Puntando il sensore, si può conoscere il contenuto calorico di un formaggio, o il grado di maturazione di un’anguria. L’apparecchio è nato nei laboratori dell’israeliana “Consumer Physics”.<br /><br />“SCiO si avvale della tecnica della spettroscopia nel vicino infrarosso – spiega Dror Sharon, uno degli sviluppatori – Si colpiscono i materiali con un fascio di luce che crea vibrazioni all’interno delle molecole. Quelle vibrazioni assorbono parte della luce e noi rileviamo la parte che viene riflessa. Otteniamo un’impronta chimica del materiale esaminato. Possiamo quindi misurare la composizione chimica e inviare quell’informazione allo smartphone”.<br /><br />Oltre che nell’alimentazione, il sensore è stato commercializzato per l’impiego nell’orticoltura, in quanto permette di controllare le condizioni del suolo, e nella farmaceutica. Può infatti rivelarsi utile a identificare medicinali privi di etichetta. Secondo i costruttori, le potenzialità sono enormi. <br /><br />“Ogni utente potrà scandire ciò che trova intorno a sé e classificare quelle informazioni – afferma Sharon – E se trova qualcosa che non è ancora presente nel nostro database, potrà inserirla. Così, procederemo verso la creazione del più grande archivio di materia al mondo”.<br /><br />Gli spettrometri professionali sono molto costosi. In questo caso, però, l’elaborazione dei dati avviene su server remoti e i risultati inviati attraverso Internet. Un espediente con cui l’azienda israeliana conta di creare un prodotto di largo consumo.
