La Costa Azzurra degli anni venti con un Colin Firth nei panni del britannico Stanley Crawford, il prestigiatore più stimato della sua epoca e dall’altra parte la presunta chiaroveggente Sophie Baker (Emma Stone), che è riuscita a circuire la famiglia Catledge: siamo nel plot dell’ultimo film di Woody Allen, “Magic in the Moonlight”, appena presentato alla stampa a New York.<br /><br />Woody Allen, regista:<br />“Ho letto che durante gli anni Venti molti spiritualisti fraudolenti in America ma anche in Europa ingannavano il pubblico, hanno ingannato anche persone istruite, intellettuali, scienziati, dottori ma non potevano ingannare i maghi, perché utilizzavano i loro stessi trucchi.”<br /><br />Le disavventure che si rincorrono nel film hanno qualcosa di magico.<br /><br />Per Firth lavorare con Allen anche è stata una scoperta densa di sorprese.<br /><br />Colin Firth, attore:<br />“C’era un carico di lavoro non indifferente. Avevo molto da dire su questo film e mi sono investito molto. Sapevo anche che non si facevano le prove. Si diceva che il set alla fine era in presa diretta senza sapere dove si andava a parare. Dicevano che Woody non dirige molto che ti lascia fare, non è vero. Tante cose che mi avevano detto non erano vere”.<br /><br />“Magic in the Moonlight” è in distribuzione negli Stati Uniti dal 26 luglio mentre in Italia arriva solo a dicembre.
