Bloccare l’accesso delle banche russe al mercato dei capitali europei, ma anche vietare l’import ed export di tecnologie strategiche per lo sviluppo del settore petrolifero. Bruxelles adotta formalmente la fase 3 delle sanzioni economiche contro la Russia per spingere Putin a uscire dal conflitto nell’Est dell’Ucraina. <br /><br />Un pacchetto di sanzioni il cui valore totale si aggira attorno ai 100 miliardi di euro di perdite per la Russia entro il 2015. <br /><br />Nella lista nera delle persone soggette a restrizioni di viaggio e congelamento dei beni sono finiti alcuni dei vicinissimi al Presidente russo Vladimir Putin. Tra questi Yuri Valentinovitch Kovaltchouck, presidente e principale azionista della Banca Rossya, che negli ultimi mesi avrebbe aperto decine di filiali in Crimea e finanziato National Media Group, che gestisce emittenti tv vicine ai separatisti filo russi. <br /><br />Nel mirino europeo è finito anche Arkady Romanovich Rotenberg, <br />compagno di judo di Putin, le cui società hanno ottenuto importanti appalti durante i Giochi Olimpici di Sochi. <br /><br />Nel pacchetto di sanzioni approvato da Bruxelles anche l’embargo sulla compravendita di armi e tecnologie usate a fini militari. <br /><br />Nella lista nera europea sono finite anche tre aziende. Tra queste la Almaz Antey, produttrice di missili terra-aria del tipo che ha abbattuto il volo malese e la Dobrolet, controllata di una compagnia aerea russa, che negli ultimi mesi avrebbe assicurato voli regolari tra Mosca e Simferopoli in Crimea. <br /><br />Le sanzioni economiche resteranno in vigore per dodici mesi, Bruxelles ha annunciato che si tratta di misure flessibili e revocabili in ogni momento.
