Dopo la decapitazione di un giornalista preso in ostaggio, un video sulla conversione dei cristiani yazidi all’Islam. E’ la propaganda dei guerriglieri dello Stato islamico in Iraq e Siria: prima l’orribile ricatto, poi un’immagine presentabile e rassicurante per far comprendere che, con loro, conviene solo obbedire.<br />Nel video, corredato di interviste senza contraddittorio, non si dice una parola sulla sorte riservata agli yazidi che non accettano la conversione: uccisi a sangue freddo o sepolti vivi, donne e bambine violentate prima di essere vendute come schiave.<br />Un combattente liquida come una bugia lo sforzo umanitario dei Paesi che stanno organizzando gli aiuti <br />Per sfuggire alla barbarie dei guerriglieri del Califfato, migliaia di yazidi si sono rifugiati sul monte Sinjar, dove erano giunti i primi soccorsi via elicottero.<br />Ora l’aiuto umanitario coordinato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per i rifugiati assume i connotati di un vero e proprio ponte aereo. Jumbo jet fanno la spola tra Aqaba, in Gordiania e il capoluogo del Kurdistan iracheno Arbil per consegnare tonnellate di materiale. Altri carichi arriveranno via terra e via mare da Turchia, Emirati Arabi, Iran.