Sono 130 mila i posti di lavoro in pericolo all’interno dell’Unione Europea a causa dell’embargo russo sui prodotti agroalimentari occidentali.<br /><br />L’allarme arriva dagli esperti di ING, i quali hanno calcolato il valore della produzione annuale che potrebbe andare in fumo analizzando i dati relativi all’export.<br /><br />Tenendo conto delle esportazioni dirette, ma anche della filiera (ad esempio, quei soggetti intermedi che riforniscono le aziende le quali poi esportano in Russia) la cifra totale supera i 5 miliardi di euro.<br /><br />Duramente colpita la Germania, per la quale si prevede un declino della produzione di oltre 900 milioni di euro e 21 mila posti di lavoro a rischio. Per l’Italia si parla invece rispettivamente di 400 milioni di euro e di 9 mila impieghi.<br /><br />Ma a tremare, vista la grande esposizione delle loro economie alla Russia, sono soprattutto le tre Repubbliche Baltiche. Lituania ed Estonia, in particolare, vedono traballare oltre il 3% del proprio Prodotto interno lordo nonchè due quinti della forza lavoro.
